29 Gennaio 2018

Virtus Avigliano non si ferma più: manita pesante al Re Leone

di Marcello Milazzo

Allievi Regionali Basilicata: V. Avigliano – V. Re Leone 5-1

L’undici della Virtus Avigliano Allievi, schierato sabato contro il Re Leone

La forza della capolista e detentrice del titolo Allievi, Virtus Avigliano, oltre a denotarsi per le sue prove perentorie ed autorevoli nei vari scontri diretti sostenuti, ed oltre al primo posto in classifica a cui hanno abituato ormai da qualche stagione le squadre dello stakanovista Summa, si rileva comunque da un altro fattore specifico della stagione 2017/18 amaranto, ovvero l’impressionante capacità di fregiarsi di realizzatori diversi nelle varie partite disputate finora, e finanche nel 5-1 contro il Re Leone difatti, sono stati cinque i nominativi in tabellino marcature.

Tonino Summa insieme ad Antonio D’Onofrio ed a Mario Trupo

E dire che il confronto contro l’altra Virtus di Antonio D’Onofrio, una sorta di derby quindi, era uno degli spauracchi di stagione, essendo la squadra jonica, l’unica che da due stagioni aveva sempre fermato i rivali, incamerando difatti, addirittura una vittoria al Comunale, nella passata stagione (unica sconfitta casalinga dell’intero campionato per i campioni regionali), oltre al pareggio a Policoro nel girone di ritorno, ed al nuovo pareggio per 0-0, nell’incontro d’andata di questa stagione.

L’arbitro D’Amico, conduce le varie operazioni del prepartita

Ma contro la tremenda armata aviglianese di quest’anno, per la pur forte squadra policorese, c’è stato stavolta davvero poco da fare, con una partita che, risultato a parte, non è mai risultata in discussione, nemmeno dopo il gol del momentaneo 2-1 siglato da Lamusta, che sembrava potesse accendere le speranze di rimonta degli ospiti. Ma il piglio, i ritmi e le trame fitte e precise, della capolista, sono apparsi sempre gli stessi, rimboccandosi le maniche, e trovando sempre nuovi spunti per insidiare e per colpire sistematicamente la porta avversaria.

Guglielmi (A) e Spaltro (R) si contendono un pallone

Aveva iniziato difatti a menar le danze dopo la metà del PT, l’ariete Rella, con un tiro prima ciccato e poi ripetuto in maniera vincente, poi di seguito, Pace elevatosi in cielo di testa, e dopo la rete predetta policorese, nella ripresa, ancora, Martinelli con una conclusione da fuori, Lavano con una splendida punizione a giro, ed infine L. Santoro, appena entrato, con un gol su piatto d’argento offerto dall’assist di Guglielmi. A dimostrazione di una collaudata orchestra, che quando gira così, non conosce ostacoli per le sue sinfonie.

Margoleo stoppa di petto, attorniato da maglie amaranto

Unico neo forse, l’essere a volte troppo innamorata delle proprie danze, specchiandosi troppo, e perdendo un po’ di sano pragmatismo (come nel 3-3 con l’Asso, ad esempio, giunto dopo aver chiuso il primo tempo sul 3-0). La Virtus Re Leone invece, di fronte all’organico pieno e qualitativo anche in panchina dell’avversaria, giungeva dal suo canto, con i numeri contati alla sfida, e non a caso, nonostante l’ottima qualità della squadra base, in alcuni match ha pagato lo scotto di una rosa dalla coperta un po’ corta.

Trupo osserva la disposizione dei compagni

L’atteggiamento tattico dell’undici di D’Onofrio, sceglieva visto l’emergenza delle assenze (alcune pesanti come Vitale e Padula), uno sfrontato 4-3-3, con in difesa, Spaltro sulla fascia sinistra al posto dello squalificato Padula, e la conferma di Ripoli sull’altra fascia, e di Carbone e Vivacqua come centrali. In mediana, oltre a Lamusta e Margoleo, continuava l’esperimento Ambrosino, in posizione arretrata, mentre a centrale offensivo era avanzato Trupo, affiancato ai lati dal prestante Vena, e dal 2002 Sirago.

Sabia si allarga, marcato da Ripoli

Il team di Summa invece, confermava il modulo 4-2-3-1, in cui la sola assenza rilevata era quella del terzino A. Santoro. Così il tecnico amaranto optava per il quartetto arretrato formato da Lioi e Lavano sulle fasce, e dalla solita coppia Satriani-Pace al centro dell’area. Davanti la difesa le roccaforti Martinelli e Deoregi, mentre in avanti, dietro il prestante e generoso Rella, agivano con grande incisività, Guglielmi, Sciaraffa e Sabia. Grande equilibrio che non mutava nemmeno dopo l’ingresso dei vari Celentano, Prisco, Santoro, Summa, ecc.

Rella realizza al 26′ il vantaggio aviglianese

La Cronaca del match, si condensa soprattutto sulle sei reti. Sebbene la prima giunge, dopo due precedenti occasioni da rete, una per parte, la prima al 7′ con un lancio centrale di Sabia, che libera Guglielmi, da solo, che non stoppa bene di petto e si allunga la palla sul fondo, e la seconda al 15′, su angolo di Lamusta, su cui svetta in area di testa Trupo, che da pochi passi mette fuori. Al 26′ comunque si sblocca il risultato, con un gol rocambolesco di Rella, che servito nel cuore dell’area da un cross di Lioi, prima liscia la conclusione sotto misura, ma poi, rinviene lui stesso sulla palla e dal vertice destro dell’area piccola, scaraventa in rete sull’uscita di Spadafora.

Al 33′ esultanza di Pace, dopo aver siglato il raddoppio

La pressione della capolista, continua imperterrita, ed al 33′ trova anche la seconda rete, su schema da corner. Triangolo stretto difatti tra Martinelli e Lavano da destra, con quest’ultimo che effettua un cross preciso a tagliare l’intera area, e sul lato opposto, all’altezza del vertice sinistro dell’areetta, svetta perentorio Pace, approfittando della disattenzione della difesa avversaria, e colpisce bene di testa, schiacciando verso il palo vicino, e sorprendendo Spadafora, nell’occasione poco reattivo.

La punizione di Lamusta, che ha accorciato le distanze al 38′

Dopo un contatto sospetto nell’area aviglianese sull’attaccante Vena, non rilevato dall’arbitro D’Amico, al 38′ il team jonico riesce comunque a dimezzare lo svantaggio, in occasione di un calcio piazzato. Dai venti metri difatti, in posizione piuttosto accentrata, s’incarica della trasformazione Lamusta (il migliore dei suoi), che con la conclusione diretta, supera la barriera, ed infila il pallone amezz’altezza, giusto nell’angolo alla sinistra del portiere Donnaianna, protesosi invano in tuffo.

Martinelli in azione sulla mediana

La partita comunque non appare riaprirsi, e nella ripresa già al 6′, arriva la rete del tris della squadra di casa. Fa tutto da solo il prode Martinelli, che servito dai compagni sulla trequarti, da posizione centrale, avanza veloce in verticale, e prima che la difesa avversaria possa rinvenire su di lui, dai venti metri, scaglia una bordata, che complice una leggera deviazione della difesa policorese, inganna Spadafora, e s’infila dritta nell’angolo destro della porta.

L’impeccabile punizione di Lavano, per il 4-1 al 51′

Al 18′ è magnifica l’esecuzione di una punizione da posizione defilatissima, da parte del terzino Lavano. L’arbitro difatti assegna il calcio piazzato, con palla posizionata nei pressi del lato corto di destra dell’area dei policoresi, ed il dotato difensore amaranto, dopo un fugace sguardo verso la rete avversaria, decide per l’esecuzione diretta, con un’invenzione balistica, che dopo aver aggirato la barriera con il suo sinistro, finisce per insaccarsi proprio nel sette opposto, nonostante il tentativo d’intervento dell’aitante portiere avversario.

Guglielmi (A) avanza inseguito da Lamusta (R)

La cinquina aviglianese, è completata infine al 33′. Stavolta entra di scena il velocissimo Guglielmi, che dopo un’accelerazione verticale, giunto in area da solo davanti Spadafora, prima si vede respinto il tiro in uscita, poi defilatosi a destra, riconquista il pallone vicino all’out di destra, ed effettua un preciso cross a scavalcare l’estremo difensore ed a servire preciso davanti alla linea di porta, l’accorrente e neo entrato Santoro, che di testa la sospinge comodamente in rete.

Sirago controlla sul versante destro

A fine partita, Mister D’Onofrio, nonostante il rammarico per le numerose defezioni in un incontro di tale importanza, riconosceva molto sportivamente, il merito della vittoria alla squadra avversaria, anche se il passivo è stato piuttosto pesante, rispetto ai valori in campo delle due formazioni. Ma dopo un passivo così rotondo comunque sia, l’obbligo sarà quello di crederci fino in fondo, in un torneo come quello di quest’anno, dove il livello generale anche delle squadre intermedie, sembra piuttosto elevato rispetto ad altre stagioni. Quindi anche sette punti di ritardo dal vertice, e continui scontri diretti per tutte, potrebbero fare rientrare comunque presto i policoresi, nel novero delle prime contendenti per il titolo.

Duello tra Sciaraffa (A) e Vena (R)

Soddisfazione e profilo basso d’altro canto, sul fronte aviglianese, dove Mister Summa, esternava il suo gradimento, per la continua risposta dei ragazzi sul campo, e la dedizione e l’applicazione al lavoro durante gli allenamenti settimanali. La formula magica difatti, del “tricampeone” consecutivo, sembrerebbe difatti l’ indubbia capacità di mantenere compatto il gruppo ed alta la concentrazione e l’applicazione dei ragazzi, in qualsiasi periodo della stagione, nomea che gli ha consentito anche quest’anno di fregiarsi di una squadra di grande spessore tecnico. Ed oltre al valore dei singoli, in questa stagione, emerge la forza del gruppo, e la sua notevole capacità di giocare con palla a terra e di prima. Gioco arioso e primato, una bella accoppiata, dopo diciassette turni di campionato, anche se la filosofia summiana, rimane quella di volare basso, pensando quasi subito dopo ogni partita, all’impegno immediatamente successivo.

Virtus Avigliano – Virtus Re Leone 5-1 (2-1)

Avigliano: 1 Donnaianna, 2 Pace, 3 Lavano, 4 Martinelli, 5 Satriani, 6 Sabia (16 Celentano), 7 Lioi, 8 Deoregi (17 Prisco), 9 Rella (18 Santoro), 10 Guglielmi (14 Summa A.), 11 Sciaraffa; Altri in panchina: 12 Summa E., 13 Finiguerra, 15 Galasso; Allenatore: Tonino Summa

Re Leone: 1 Spadafora, 2 Spaltro, 3 Carbone, 4 Vivacqua, 5 Ambrosino, 6 Margoleo (15 Kacmoli), 7 Ripoli, 8 Lamusta, 9 Vena (14 Liguori), 10 Trupo, 11 Sirago; Allenatore: Antonio D’Onofrio

Arbitro: Giuseppe D’Amico sez. Potenza

Reti: al 26′ Rella (A), al 33′ Pace (A), al 38′ Lamusta (R), al 46′ Martinelli (A), al 51′ Lavano (A), al 72′ Santoro (A)

Note: Cielo sereno e clima umido e freddo; Spettatori: circa 100; Ammonito: Guglielmi (A) per gioco scorretto

 

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