27 Luglio 2021

Tante scuole calcio ma un “campo sportivo fantasma” a Policoro

di Marcello Milazzo

E’ uno dei più rilevanti paradossi del calcio e dello sport lucano, quello che da anni sta vivendo la cittadina di Policoro, con l’incredibile vicenda del suo campo di calcio Comunale “Rocco Perriello”, che da quattro stagioni calcistiche è ormai fermo ai box, in attesa di una riqualificazione, che più passano inesorabilmente gli anni, e più sembra presentarsi più articolata e costosa, con l’avanzare dell’incuria.

Con squadre di calcio dilettantistiche maggiori, e con ben tre Scuole Calcio orbitanti con l’agonistica, nei campionati regionali Under lucani, la situzione per il Real Metapontino, l’Academy Az Policoro (affiliata Picerno) e lo storico Padre Minozzi, appare attualmente davvero kafkiana, con l’impossibilità di allenarsi e disputare partite di campionato in un campo ad 11 del paese.

Una località difatti di circa 18.000 abitanti, è vittima dell’increscioso caso della chiusura prolungata di quello che rappresentava all’epoca, un punto di riferimento posto all’entrata del centro abitato, e che coinvolgeva le attenzioni calcistiche dell’intera area jonica. Ma tempi che furono ormai, a vedere come s’è purtroppo ridotto il Perriello, avvolto letteralmente dalle erbacce di ogni ordine e grado.

Quella riqualificazione difatti, che sarebbe dovuta avviarsi nel 2018, con un tam tam di notizie che si alternavano tra l’altro con l’eventuale progetto di costruzione di un impianto sportivo ex novo nella città di Policoro, non è mai partita, nonostante gli stanziamenti dell’epoca, con lo stato di stallo e di degrado, che s’è andato protraendo quindi fino ai giorni odierni, con il continuo esilio a cui hanno dovuto far fronte tutte le società sportive policoresi.

Diciotto mila anime, senza la possibilità di usufruire di un campo sportivo di calcio ad 11, con l’ingente bagaglio d’utenza giovanile quindi, costretta a spostamenti continui per allenamenti e per partite di campionato, inibendo sicuramente la possibilità di nascita di nuove realtà sportive, e facendo capo, per quanto possibile e per qualcuno, al vicino stadio di Scanzano, già in uso alla società sportiva scanzanese.

Ragazzi policoresi così, costretti o quanto meno spinti, a riporre al chiodo le loro scarpette, per uno sport come il calcio, possibile indotto per l’intera area, posto invece da anni in un angolino, e destinato alla quasi autolesionistica passione personale, di coloro che sono disposti a sostenere il sacrificio, siano essi i giovani desiderosi di praticare l’attività calcistica e delle loro rispettive famiglie, che i coraggiosi dirigenti societari “sopravvissuti” nel settore.

(fonte photo by: pagina Fb Jonica Tv)

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