16 Settembre 2021

Diego Albano spiega nei dettagli il progetto calcistico dell’Alma

di Marcello Milazzo

Prima intervista pubblica, per il Presidente della nuova società Alma Matera, che compendia lo staff tecnico di grido, che difatti oltre allo stesso Diego Albano, annovera altre due emergenze come il fratello Vito e Pasquale Martinelli, in questo nascente club che ha fatto il suo ingresso nel calcio dilettante e giovanile, proprio il mese scorso, con la presentazione all’Hotel Nazionale.

Ricordiamo difatti che la società si fregia, delle esperienze sia in panchina da guide formative, che sul terreno verde da ex giocatori, dei suoi “tre moschettieri”, e nello specifico il 42enne attaccante materano (ormai ex), tra serie D, serie C2 e serie C1, ha vantato circa 400 presenze in campo, siglando 128 reti, tra cui la bellezza di 12 nella stagione del 2003/2004 in C2, con la maglia del Brindisi.

Una fase della presentazione ufficiale dell’Alma, dello scorso 3 Agosto

Diego Albano in questa sequela di domande, con pertinenti e precise risposte, cerca di chiarirci il progetto intrapreso insieme ai due inseparabili soci, che completano il settore tecnico, mentre il resto dello staff, è comunque assortito, anche nei ruoli e compiti a carattere esclusivamente amministrativo, gestionale ed organizzativo:

Caro Diego, narraci brevemente, come è nata l’idea di questa nuova società di calcio dilettantistico e giovanile?

Credo che questa idea di nuova società, con propositi e caratteristiche inedite, sia annoverabile già al periodo della nostra adolescenza, ovvero quando da piccini giocavamo nei campetti rionali, e costretti poi successivamente a separarci, per intraprendere ognuno di noi, la propria formazione calcistica fuori regione, in realtà professionistiche, con la ripromessa di riuscirci a ritrovare nel futuro, per costruire qualcosa insieme.

Il trio Albano/Martinelli/Albano, tre esponenti di rilievo in ambito calcistico e giovanile lucano: come saranno assortiti e come cooperanno nella neonata Alma?

Per incominciare, io sono stato nominato Presidente della società, mentre Vito e Pasquale si occuperanno della programmazione tecnica e della conduzione delle squadre. Darò già da subito comunque, il mio apporto anche come collaboratore tecnico, mentre il nostro organigramma si compone anche di altri soci, ai quali sono affidati compiti di segreteria, tutela sanitaria degli iscritti e relazioni con gli enti. Compiti di certo non meno importanti ed altrettanto delicati.

Annoso problema del rapporto tra calcio maggiore e calcio giovanile: come lo affronterà l’Alma e quali novità vorrà apportare in merito?

Il nostro lavoro in ambito giovanile non preclude la collaborazione con una squadra maggiore, anzi siamo fiduciosi di poter preparare giovani calciatori, che debbano assolutamente continuare il loro percorso di maturazione, anche nei contesti dilettantistici di prime squadre. Da troppi anni si assiste all’abbandono di una grossa fetta di adolescenti, che dopo la conclusione del cammino dei quattro anni di agonistica giovanile, sono costretti o indotti ad appendere le classiche scarpette al chiodo. Inseguono un sogno, e se questo non arriva a realizzarsi in ambito professionistico, poi abbandonano: molti anche se partono difatti, dopo due/tre anni ritornano a casa propria e spesso purtroppo chiudono col calcio. Credo così, che vada rimesso in discussione, l’attuale modus operandi del nostro calcio giovanile, almeno per come ultimamente si intende nei nostri territori. Dobbiamo infatti ricordare, opponendoci ai luoghi comuni odierni, che il calcio dilettantistico rappresenti la maggior parte del calcio giocato. Formare dei ragazzi quindi, anche perchè essi possano continuare il loro cammino in terza, seconda, prima categoria, promozione, eccellenza e serie D, non è affatto una sconfitta, anzi deve essere anch’esso un obiettivo da perseguire.

Nell’agonistica giovanile, quali sono i progetti della società per gli anni a venire?

L’agonistica rappresenta sicuramente, non il punto di partenza, bensì un “raccolto” del lavoro di formazione. Inizieremo con i gruppi che faranno parte dei campionati provinciali, soffermandoci su pari opportunità dei nostri iscritti, rispettando nella formazione mirata anche il mero aspetto ludico e del divertimento.

Carenza di strutture sia in ambito lucano che in quello materano: come ovvierà l’Alma, a questo deficit attuale?

Il Diritto allo Sport è un diritto sacrosanto per tutti. Siamo fiduciosi in ogni caso nel lavoro delle istituzioni, ma non possiamo comunque negare, una situazione che nel materano, va avanti per adesso, soprattutto tramite deroghe e proroghe, e purtroppo con pochi progetti concreti per la comunità.

Per finire, un manifesto di propositi ed auguri finali. Quali sono gli obiettivi a lungo termine della società?

Chi opera con i ragazzi non può fare a meno di pianificare obiettivi a lungo termine: i giovani vanno rispettati nel loro percorso di crescita e bisogna saperli aspettare. Il nostro auspicio è quello di mantenere sempre al centro del progetto il Bambino/Ragazzo, consapevoli che saranno loro, i piccoli giovani di oggi, i protagonisti del nostro futuro. Vorrei poi augurare un buon inizio a tutte le realtà presenti sul territorio, sottolineando con un po’ di disappunto, di non aver ricevuto ancora, a tuttora, da nessuna di queste realtà e dai loro rappresentanti, un semplice “buon lavoro”, nonostante nel passato, come genitori/istruttori/dirigenti, abbiamo anche contribuito personalmente alla loro crescita.

(fonte foto copertina: www.sassilive.it)

 

 

 

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