8 Febbraio 2020

Rionero e Melfi insieme: che il tragico 19 Gennaio non si ripeta mai più

Nel pomeriggio di giovedì 6 febbraio si è svolta a Rionero la manifestazione “I Valori dello Sport” che ha coinvolto le scuole calcio della C.S. Vultur, del Melfi, dell’Hellas Vulture e della Fst Rionero. Nel palazzetto dello sport di Rione Gaudo i giovani mini atleti hanno partecipato a una serie di partite per rivendicare il valore dello sport di fronte ai tragici fatti di cronaca che si sono verificati lo scorso 19 gennaio allo Scalo di Vaglio di Basilicata e che hanno visto coinvolti i sostenitori della Vultur e del Melfi.

L’evento, organizzato dalle società coinvolte, ha fatto registrare la partecipazione del Prefetto di Potenza, Annunziato Vardè, del Vescovo della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, Mons. Ciro Fanelli oltre ai sindaci di Rionero, Luigi Di Toro e di Melfi, Livio Valvano. Alla giornata dedicata ai sani valori dello sport ha preso parte il presidente del Cr Basilicata, Piero Rinaldi, insieme al vice presidente del Cr lucano, Emilio Fittipaldi e al consigliere Crb, Domenico Ciaglia. Durante il saluto al numeroso pubblico presente Rinaldi ha sottolineato il grande valore di manifestazioni dedicate ai giovani per avviarli prima che alla pratica sportiva alla pratica dei valori dello sport.

A margine dell’evento rionerese il presidente Rinaldi ha dichiarato:

“Per me e per il Comitato Regionale la presenza alla manifestazione odierna è un importante appuntamento per ribadire i valori dello sport, per affermarli in un momento di riflessione e di disagio per quanto accaduto lo scorso 19 gennaio nei pressi dello scalo ferroviario di Vaglio di Basilicata. Il mondo calcistico regionale è stato oggetto di un vile atto di violenza che nulla ha in comune con quelli che sono i valori dello sport.

Ancora una volta il calcio, lo sport che noi tutti amiamo e per cui tante persone tutte le settimane dedicano tempo e passione in questa regione, è stato contaminato da elementi di violenza, è stato preso a pretesto per mettere in atto azioni criminali che noi possiamo solo condannare come uomini e come sportivi. Il calcio di Basilicata, quello dilettantistico, quello dei ragazzi che sui campi della nostra regione, spesso in strutture ancora poco confortevoli, tengono in vita questo sport respinge ogni tentativo di coinvolgerlo in quanto accaduto.

Chi vestendosi dei colori di una squadra intende perseguire azioni violente e criminose non può far parte del mondo del calcio, ma prende in ostaggio questo bellissimo sport. Di fronte a questi piccoli atleti troviamo e troveremo la forza di continuare nel lavoro di affermazione dei veri valori sportivi come la lealtà, l’amicizia e anche la cultura della sconfitta. I tragici fatti dello scorso 19 gennaio, lo ribadisco, non hanno nulla a che fare con il calcio di Basilicata, sono avvenuti lontano dai campi di gioco, in una giornata in cui le diverse fazioni che si sono fronteggiate, non avrebbero avuto modo di incontrarsi allo stadio perché sia la Vultur che il Melfi erano impegnate in due differenti gare di Eccellenza.

Le persone, non i tifosi, che si sono affrontate allo Scalo di Vaglio avrebbero potuto affrontarsi ovunque, ma purtroppo per noi hanno deciso di farlo indossando sciarpe di due gloriose società della nostra regione, tirando nel calderone della violenza la credibilità dell’interno mondo calcistico della regione. Ma gli sportivi veri dicono no, dicono basta. Il Comitato Regionale Basilicata della LND, ha comunque cercato di fare la sua parte, ha portato su tutti i campi di calcio, di Settore Giovanile, di calcio a 11 ed a 5, maschile e femminile della nostra regione un momento di forte riflessione sui gravi fatti di cronaca verificatisi.

Il calcio che in tanti nostri comuni è spesso l’unica alternativa alla noia ed al disagio dei giovani e meno giovani, ogni settimana porta sui campi circa 9000 atleti che si affrontano tra le 210 e 230 partite e manifestazioni. Il calcio, voglio ribadirlo, è amicizia, divertimento, solidarietà, inclusione, disciplina, rispetto delle regole e dell’avversario, competizione sana e leale.

Dobbiamo impegnarci tutti per raggiungere questi obiettivi importantissimi e per questo faccio un appello ai dirigenti qui presenti e a tutti i dirigenti sportivi della Basilicata di dare spazio a questi sani ideali, limitando gli spunti polemici, circoscrivendo ogni possibile e umana recriminazione al momento della gara e nulla più. L’alibi del calcio per dare sfogo ad intenti criminosi va debellato, noi dobbiamo cercare di non fornirlo più a chi si nasconde dietro lo sport per i propri intenti illeciti. Questi piccoli atleti con i loro sorrisi ce lo stanno chiedendo, non possiamo deluderli”

@Ufficio Stampa Lnd Basilicata

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