3 Novembre 2020

Tutti uniti per non far morire il calcio dilettantistico e giovanile

Un mese di lockdown, ovvero dal pregresso 24 Ottobre, fino al 24 Novembre, è per adesso certo, come fermo agonistico, ma anche di tutti gli allenamenti di squadra, del calcio dilettantistico, e di quello giovanile, che comunque ne rappresenta anche un’ampia fetta. E in ogni caso, le previsioni di ripresa alla fine di questo periodo di quarantena, disposta per decreto, non sono attualmente volte all’ottimismo, visto il perdurante livello sopra la soglia di guardia, del numero dei contagi giornaliero sul territorio nazionale, della pandemia.

Fase di sofferenza quindi, per tutto il settore calcistico dilettanti, che iniziata nel lontano mese di Marzo scorso, rischia di protrarsi per tempi lunghi, visto che allo stop generale di tutte le manifestazioni, al momento del ripristino di tutte le attività, si dovrà assommare, prima del regolare start ai vari campionati, anche un mese circa, in aggiunta, per la ripresa degli allenamenti di squadra, ed il raggiungimento di una condizione atletica tale, da poter sostenere la cadenza settimanale delle gare e dei tornei.

Il probabile anno complessivo di fermo quindi, anche per le categorie e le regioni, che avevano ricominciato le gare ad Ottobre, è un dazio davvero pesante per l’intero settore, e per tutte le sue componenti, specie in quelle realtà più piccole, che non navigavano nell’oro, già di per sè. E non è stata di certo l’erogazione di piccoli contributi o ristori, a permettere di risollevarsi in tempi rapidi, nè previsionalmente ciò potrà comunque dare più di tanto benefici, nel prossimo futuro.

Bisogna quindi tenere alto, nonostante tutte le traversie, il livello motivazionale e passionale, tale da superare almeno parzialmente i grossi disagi e le perdite economiche, che si sono attraversate e che si sosterranno ancora, in questo lungo intervallo pandemico. A tal fine rassicuriamo, come testata specifica che opera nel calcio giovanile, che anche noi non abbasseremo la guardia, e cercheremo di tenere sempre vivo, l’interesse generale di società, addetti ai lavori e delle stesse famiglie, nei confronti dell’intero movimento, sia lucano che non.

L’esortazione ed il messaggio, che cercheremo quindi di trasmettere con i nostri pezzi e le nostre rubriche, sarà quello di non mollare nonostante le innumerevoli difficoltà da sostenere, mantenendo non solo la forza di reagire a queste avversità, non solo la passione inscindibile che ci lega al mondo del calcio per intero, ma anche quella coesione e quell’unità d’intenti, che rimane traino fondamentale nei periodi bui di ogni settore, nonostante la peculiarità che caratterizza un settore specifico come il nostro.

Fare gruppo e fare squadra, come insegna d’altronde questo sport, sarà ancora più importante in un momento come quello che stiamo attraversando, indipendentemente dagli aiuti che stanzieranno per la ripresa. La partita sembra quasi come un Crotone di fronte al Bayern Monaco, una disfida tra forze apparentemente impari, per una durata dell’incontro ancora imprecisata. Ma lo spirito italiano, quello di sempre, quello che ci permise nel 1982 e nel 2006, imprese impronosticabili in campo mondiale, saprà venir fuori ancora una volta. Uniti vinceremo anche questa terribile battaglia.

Calcio Giovanile della Basilicata

(Fonte photo copertina: ottopagine.it)

 

 

Lascia un commento