di Marcello Milazzo
Sono stati ufficializzati, per i campionati nazionali nell’ambito della Figc e del SGS (oltre che per Calcio a 5 e per quello femminile), i protocolli a carattere medico sanitario, che dovranno essere rispettati, alla ripresa delle attività, quindi presumibilmente, dopo il periodo indetto per l’effettuazione dei test match precampionato (per le competizioni Under 17 ed Under 15 di serie C quindi, dal 5 Marzo in poi).
Nei protocolli sanitari, oltre che tutte le altre procedure a carattere preventivo e precauzionale, parte di cui sono note anche nei campionati maggiori, che si stanno regolarmente svolgendo, sono stati inseriti ed ufficializzati, gli obblighi per le società, dell’effettuazione dei test molecorali o antigenici rapidi, nell’arco delle 48/72 ore prima, della data prevista della partita di campionato, in modo da poter eventualmente individuare ed isolare, dei casi di contagio all’interno del gruppo squadra.
I test per l’individuazione di casi eventuali di contagi da virus Sars-CoV-2, già validati da studi medici che ne abbiano appurato l’attendibilità, e la loro raccolta, verranno effettuati da un componente del personale medico o paramedico delle società, adeguatamente formato, mentre l’analisi e la refertazione dovranno essere effettuate presso una regolare Struttura Sanitaria pubblica o privata.
Seguono quindi a questa parte del protocollo, anche le disposizioni da rispettare, da parte delle società, dopo la conclamazione di un caso di contagio, all’interno del gruppo squadra, ed ancora quelle per la convalescenza, il monitoraggio, la guarigione e la riabilitazione, di uno o più contagiati del gruppo. Ecco di seguito il link della Figc, dove poter consultare, l’intero bollettino procedurale, per la ripresa delle attività: Aggiornamento protocollo di allenamenti e gare, del 25/01/2021.
La quasi sicura ripartenza dei campionati giovanili a carattere nazionale, ammenocchè non si scelga un cammino non sincronico, per la formazione dei giovani nelle due leghe (la Figc e la Lnd), sembrerebbe quindi un preludio alla ripartenza delle attività nel complesso, estesa così anche per tutto il calcio dilettantistico, studiando delle formule e degli incentivi economici, per poter adeguare le tutele sanitarie, anche al mondo dei dilettanti e di tutte le competizioni giovanili in genere.