di Marcello Milazzo

Un vero polverone, quello che da più mesi sembra si sia scatenato a Rionero, intorno alla società Hellas Vulture, con un dissidio interno, tra presidenza e dirigenti, con la frangia che fa capo al Presidente Cristina Macera ed al DG Michele Lamorte, che per dichiarate inadempienze nelle quote associative, ha rimosso dalla società la frangia che fa capo al dirigente Donato Di Carlo, e che comprendeva oltretutto anche il DT e Mister Giuseppe Pietropinto.

Certo è, che oltre ai motivi ufficiali, alla base di questo provvedimento unilaterale, immediatamente contestato dai soci epurati dall’Associazione Sportiva, ci saranno probabilmente anche altri motivi sottostanti, ed ancora ufficialmente non chiariti, che spiegherebbero almeno il raffreddamento progressivo dei rapporti tra le due frange suddette, rilevatosi anche in sedi pubbliche, in questi ultimi mesi.

Motivi di divergenza sulla gestione e sulle scelte societarie quindi, che verranno a galla nelle prossime settimane, e che saranno alla base dei dibattimenti in Tribunale, per il reintegro dei soci che hanno fatto ricorso verso questa disposizione societaria forzosa. L’udienza difatti, sembrerebbe fissata per il mese di Giugno, ed il probabile ripristino del precedente organigramma societario, creerebbe una situazione kafkiana, nella società.

Considerata oltretutto, l’avvenuta cancellazione della suddetta frangia “anti-presidenziale”, dai gruppi Whats App delle squadre, i “soci espulsi” dall’organigramma, sono ricorsi ai post pubblici nei Social (pagina di Fb Di Carlo), per annunciare le proprie azioni legali, ed aprire anche un acceso dibattito pubblico sulla querelle. Un polverone quindi, creato da una vicenda, che non potrà quindi non far male, all’intero movimento di calcio giovanile rionerese.