24 Marzo 2021

Nel miracolo Usd Lavello due promesse provenienti dal CGB

di Marcello Milazzo

Il portiere di classe 2002 Alfonso Carretta, ed il difensore 2001 Alessio D’Italia, sono due delle realtà giovanili, dell’Usd Lavello, la squadra lucana con al timone Karel Zeman, il figlio del noto e spregiudicato tecnico boemo Zdenek, che sta sorprendendo tutti, nel girone H, della serie D 2020/21, con prestazioni e vittorie oltre le più rosee aspettative, e che con il 2-1 dello scorso weekend, contro il Bitonto, ha confermato la posizione di spicco in classifica.

Per adesso difatti, tra la sorpresa generale, la compagine dauna, si trova a sole due lunghezze dalla testa, tallonando il Taranto, nella corsa alla serie C, ed al secondo posto insieme all’agguerrito Casarano, precedendo in graduatoria anche la temibile Az Picerno, che ad inizio torneo rappresentava la compagine lucana, più accreditata nel contendere alle quotate squadre pugliesi, la promozione in Lega Pro.

Il n. 1 Carretta che già da Esordiente, qualche anno fa, si mise in grossa evidenza, nel campionato Giovanissimi dell’epoca, difendendo la porta dello Junior Lavello, con una prestazione all’esordio, che all’epoca e nello specifico, costò di fatto, nella categoria 2013/14, il titolo regionale al Padre Minozzi, si è già guadagnato il posto di titolare, in serie D, inanellando ottime prestazioni, e dando sicurezza al reparto difensivo, come un veterano.

Ma anche il difensore D’Italia, entrato comunque a tempo pieno nella rosa della prima squadra, sebbene molto meno utilizzato rispetto al predetto portiere, è a sua volta anch’egli, un prodotto del vivaio squisitamente lucano, e una nota conoscenza delle competizioni regionali del nostro territorio, formatosi tra le file dello Junior Lavello, con cui disputò campionati regionali giovanili, di ottima fattura.

Insomma, c’è anche spazio per giovani provenienti dai vivai prettamente lucani, dietro al miracolo Lavello, che da outsider, con la rivoluzionaria guida di Zeman Jr, sta esaltando un’intera regione, proiettandosi per la corsa alla promozione in serie C, che ad inizio torneo, appariva davvero un sogno proibito. Ed essere dentro un sogno, insieme a giovani prodotti del calcio locale, rende comunque vada a finire, il sogno ancora più bello.

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