9 Giugno 2020

Lo stop alle attività offrirà anche occasioni per ben ripartire

di Marcello Milazzo

Non saranno tutte spine per le rose che rifioriranno nel dopo emergenza Covid 19, a partire da questa attesissima estate 2020. Per qualche società difatti, la sosta forzata, a cui abbiamo dovuto attenerci tutti in questi mesi, potrebbe rappresentare, se seguita da una programmazione adeguata, una vera occasione per un nuovo rilancio, considerato d’altronde il lungo lasso di tempo, per concentrarsi su soluzioni ed idee nuove da intraprendere.

Già lo scorso anno d’altronde, lo scenario del Calcio Giovanile made in Basilicata, era parecchio mutato durante l’estate, con l’avvento di realtà, che nell’ambito dei campionati dei settori giovanili di serie C, con Potenza e Az Picerno entrambe in terza serie, aveva visto delle variazioni significative, con le acquisizioni delle gestioni delle rispettive squadre Under Nazionali, da parte di club e dirigenze di calcio giovanile dilettantistico.

Avvento quindi di Lykos per la gestione Potenza, e di Asso ed Avigliano per la gestione Picerno, che aveva consacrato una nuova linea di allestimento delle rose, prediligendo quasi interamente una composizione prettamente lucana delle stesse, oltre che a spostare inevitabilmente gli equilibri, anche nell’ambito delle competizioni regionali, con rose più qualitative, per le formazioni materane, che meno avevano subito i riflessi dell’atteso esodo di ragazzi verso le squadre nazionali.

Anche in questa nuova stagione, atteso però il verdetto dei Play Off e dei Play Out (con il ricorso annunciato dall’Az Picerno), per poter capire i destini professionistici delle due squadre lucane, si spera che la linea di rose formate soprattutto da ragazzi della regione, possa prendere ulteriormente il sopravvento, magari con un coinvolgimento maggiore anche dei giovani più in vista, tra i 2004, 2005 e 2006 del materano (che nella scorsa stagione erano comunque quasi una decina).

Poi inoltre ci saranno novità anche riguardo le società dilettantistiche impegnate nel calcio giovanile, partendo dal presupposto di un probabile cambio di format dei campionati regionali (i famosi due gironi per logiche territoriali), che potrebbe così spingere ad un impegno massimo nella pianificazione, anche a società e club che da anni hanno mostrato interesse a partecipare alle kermesse maggiori U 17 ed U 15, ma non riuscendoci prima, rientrando anche loro così, nel circo giovanile che conta maggiormente.

Nel materano, oltre al consolidamento della forza degli organici dell’Invicta Matera/Matheola, ed al possibile passaggio di qualche giovane promettente, tra le file maggiori di società di serie B o serie C nazionale, si riscontrerà anche il tentativo di ulteriore crescita da parte dell’altra realtà locale, la Franco Selvaggi, e le conferme joniche di Peppino Campagna, Real Metapontino, A. Montalbano, Scanzano, e Academy Picerno Policoro, forti dell’ingente bagaglio di ragazzi presente in quella zona.

Nell’area potentina invece, desta curiosità, il progetto di affiancamento societario, anche in ambito delle competizioni regionali, che opereranno la Virtus Avigliano e l’Asso Potenza, che stanno ideando una rete, coinvolgendo anche altre realtà vicine, cercando di ampliare qualitativamente, lo staff tecnico, e formando due squadre ammiraglie, per categoria, con i pezzi migliori convogliati nelle due compagini, e due squadre composte prevalentemente dai cosiddetti fascia B, cercando per il tutto, una linea di continuità con gli impegni intrapresi in ambito nazionale (collaborazione con l’Az).

Ma mentre nel Picerno, quest’anno la gestione finanziaria delle squadre del settore giovanile, fermo restando la collaborazione con Asso e Avigliano, rimarrà a carico dei melandrini, per il Potenza come già accennato, sarà molto probabilmente la Lykos a farsi carico dell’organizzazione di tutto il settore giovanile rossoblu, con l’acquisizione oltre che alle  17 e U 15, anche degli oneri di allestimento della Berretti, probabile garanzia quindi, di rose di classe mista e di composizione quasi interamente lucana.

Sul fronte interno d’altronde, gli sforzi dei “lupetti”, saranno volti anche alla conquista di un alloro regionale, che vista la crescita enorme di numeri, riscontrata dalla società potentina in rete, è la classica e doverosa ciliegina sulla torta che manca, per la definitiva consacrazione del club ai massimi livelli. E a tal scopo, questi lunghi mesi, avranno contribuito notevolmente sulle scelte del nuovo DT della società, nodo che dovrebbe essere sciolto in questi giorni, dopo il lungo tam tam di voci, che si protrae da molto tempo (probabile anche una soluzione tecnica unica Potenza/Lykos).

Progetti di marketing e comunicazione, saranno prossimamente ufficializzati anche dall’Alto Bradano, sempre in prima linea nell’ammodernamento del suo operato nel settore giovanile, ed ampliamento della rete prevista anche per il Marmo Platano, società che attualmente coinvolge le realtà di Muro Lucano, Bella e Baragiano, ma che oltre ad aspirare alla partecipazione al regionale anche con l’U 15, ambisce a diventare un serbatoio di giovani, per i club professionistici lucani.

Le aspirazioni ai regionali di Raf Vejanum, Progress V. A. e Santarcangiolese, potrebbero concretizzarsi quindi, in caso di cambio di formula, con l’allargamento delle iscritte alle due kermesse, e confermando così il rinnovato entusiasmo verso il calcio giovanile, da parte dell’area agro-lagonegrese, in cui nella passata stagione, la Jss, nella zona lauriota, ha testimoniato difatti già l’ambizione della vetrina, con la doppia partecipazione ai campionati Under Regionali.

Attese novità anche dal altri svariati fronti, con l’Hellas Vulture che oltre a sfornare qualità nelle competizioni regionali, potrebbe avvicinarsi ad un progetto comune a Rionero con la Vultur, e trattare anche il passaggio di qualche ragazzo del posto, alle squadre Under e Berretti Nazionali. Ma non saranno esenti da novità, c’è da scommettersi, nemmeno realtà come Venusia, Junior Lavello, Rapolla S., o Pol. Tito, da cui sia attendono nuovi sviluppi.

Insomma per concludere, appare evidente come tempi e spazi per riorganizzarsi, in questo lungo stop, ci siano per tutti, a bocce ferme, e che l’entusiasmo appaia comunque adesso amplificato, nella persistente situazione di assenza di competizioni. Si ci dovrà confrontare con restrizioni e limitazioni di protocolli, questo si, ma la voglia di ritornare attivi, dopo “la siesta”, sembra alle stelle, per farsi scoraggiare dalle complicazioni riorganizzative del dopo emergenza. E a Settembre, se tutto va bene, ne ritorneremo a vedere delle belle.

 

 

 

 

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