Nessuno poteva mai aspettare, di dover approcciarsi ad un Natale come quello che è alle porte in questo crepuscolo dell’anno 2020. Un anno che è nato e che è trascorso, in questa paradossale condizione di lotta contro un nemico invisibile, e che ci ha costretti a distanziarci nel mondo sociale, lavorativo e ludico, ed in cui parecchi settori, e non ultimo quello dello sport, hanno sofferto più del dovuto, per uno stop che è sembrato non aver mai fine o tregua.
Un anno che comunque ci ha permesso di rafforzare legami e vicinanze all’interno di ogni rispettiva famiglia, in quello che per molti è stato un focolare domestico indotto, ma comunque non per questo meno importante e funzionale.
Il Natale d’altronde, è l’essenza della nascita, e quindi del calore della famiglia, e sarà per tutti quindi, un momento di raccoglimento ulteriore, nella culla familiare, in attesa della rinascita della vita sociale e collettiva, che non potrà mai essere sostituita, da quel virtuale, che in quest’anno, ha cercato comunque di ridurre i vari baluardi di distanze e muri innalzatisi, per la condizione d’emergenza generale.
E’ stato per tutti, come sappiamo, un anno di fermo, anche nell’ambito sportivo e calcistico, soprattutto per i nostri giovani, che non hanno potuto continuare il regolare cammino di crescita e maturazione tecnica ed atletica, nonostante i singoli ammirevoli personali sforzi, di sfruttare in solitudine, gli spazi concessigli dagli ambiti casalinghi, per qualche ristretto, fugace e precario allenamento individuale.
Raccogliamoci quindi, con la festa simbolo della nascita, come il prossimo Natale, e poi con il più goliardico Capodanno, nell’augurio che il declino della situazione pandemica, e il prossimo programma di vaccinazioni contro questo virus funesto, possa ripristinare e rialimentare al più presto, le nostre pulsioni atletico sportive, ripercorrendo il giusto cammino verso i prati verdi, all’inseguimento di un amato pallone, e del sogno che esso porta con sé.
Sotto l’albero di questo Natale 2020, oltre che l’immenso augurio della veloce conclusione di questa epidemia, verso il ritorno ad una vita quotidiana ordinaria, e mai attesa ed agognata come adesso, tra i regali ci sarà anche la speranza di riabbracciare più forte di prima, compagni ed avversari, sia concittadini che fuori comunità, e poi anche tecnici, dirigenti e arbitri, certi di sentirci ancora più vicini, certi che ogni sua componente, vicina o lontana, sia una parte importante della nostra vita sportiva.
Tutto ciò è l’insegnamento trasmessoci dalla strana annata di continuo sacrificio, ma condita comunque dalla vicinanza della famiglia, ed il Natale sarà quindi la degna consacrazione di questo calore, dove la sofferenza per non poter librare tra le vie della città, sarà circoscritta comunque in questi momenti, in un pallido senso di rammarico, visto che proseguiranno a spalancarsi le altre vie fondamentali, quelle della casa e dell’amore dei nostri cari.
E ognuno dalle proprie mura di casa, distante solo fisicamente, ma unito sempre più anche dall’amore dello sport, farà comunque riecheggiare quindi, un augurio ancora più grande. Ad esso ci uniamo anche noi, di Calcio Giovanile della Basilicata, che continueremo a stare idealmente al vostro fianco, nella ferma convinzione, di ritrovarci presto e come sempre, sui bordi d’ogni campo, per vivere nuovamente delle gesta felici di ventidue sognatori.
Un sogno che comunque sia, niente e nessuno potrà mai infrangere. Buon Natale a tutti voi, da CGB.
