di Marcello Milazzo
L’emergenza scattata in Italia, che ha indotto il Governo, a provvedimenti capestro, su tutto il territorio nazionale, che oltre ai divieti di spostamenti, eccetto le ristrette condizioni di necessità (lavoro, alimentari, di approvvigionamento, o di salute), con la conseguente e parallela disposizione, ha causato, come logica conseguenza, anche l’interruzione dei campionati e dell’attività di tutte le categorie, fino alla data del 3 Aprile, in cui è presunto, almeno per adesso, un ritorno alla normalizzazione.
La situazione però ad oggi, appare chiaramente condizionata dal persistente divieto di assembramenti, e dell’obbligo di mantenere le distanze, nel minimo di relazioni sociali, ancora previste, dalle disposizioni, in questo periodo d’allarme rosso, per contrastare l’incombente pandemia. Per adesso quindi appare poco chiaro, lo scenario che ci attenderà nelle prossime settimane, anche quello del piano di normalizzazione, che si spera possa scattare dal 4 Aprile in poi.
Ma l’inattività completa, su tutto il territorio nazionale, e la differente incidenza dei contagi, secondo le varie regioni colpite dal coronavirus (in primis la Lombardia), non inducono ad essere ottimisti, sulla possibilità di rispettare almeno il calendario del prossimo TdR 2020, programmato in Alto Adige, dal 24 Aprile all’1 Maggio, anche se non c’è stato ancora, nessun pronunciamento ufficiale da parte della Lnd Italia, su uno slittamento di date organizzative, o addirittura sull’eventuale revoca della manifestazione.
Certo ogni decisione definitiva, su slittamento o su revoca dell’evento, non potrà di certo essere presa prima della data del 4 Aprile, e sarà certamente funzionale all’eventuale ripristino dell’attività agonistica su tutto il territorio italiano. Si attendono quindi, per questo e per tutti gli altri campionati sospesi, delle decisioni successive, mentre ai ragazzi non rimane altro che, prendere un pallone in casa, ed effettuare per adesso, qualche esercizio in proprio sul terrazzo o in giardino, nel rispetto delle norme straordinarie vigenti, nell’emergenza.