21 Giugno 2022

Davide Nicola: gesta di un padre in nome del figlio scomparso

di Marcello Milazzo

Nella lettera scritta dall’allenatore Davide Nicola nel 2017, in memoria della morte del figlio Alessandro, avvenuta alla tenera età di 14 anni, in un incidente con la bici (finita sotto le ruote di un camion), il 14 Luglio del 2014 (che triste coincidenza in quel tragico numero 14), c’è tutto il dolore incancellabile di un padre alla perdita del figlio, e le cui situazioni e gli eventi successivi nel corso del tempo, vivono nel costante ricordo di un amore strappato via dal triste destino.

Così che le imprese del valente tecnico piemontese, avvenute spesso tra la sorpresa generale di tutti, sono state costantemente dedicate al ricordo del figlio, divenendo Mister Nicola, un vero e proprio esperto di salvezze in serie A, da quella ottenuta nel 2016/17 con il Crotone, alle altre successive con il Genoa ed il Torino, fino a quella di questo ultimo campionato 2021/22, ottenuta incredibilmente alla guida della Salernitana, dove ingaggiato con la squadra ultima in classifica il 15 Febbraio 2022, è riusciuto nell’incredibile risalita, fino ad evitare la retrocessione dei granata.

Tutte annate calcistiche straordinarie, in cui papà Davide, non smette mai alla fine di ogni impresa, di dedicare le sue gesta al figlio perduto, come ricordò all’epoca della prima salvezza ottenuta a Crotone, con questa struggente lettera che ripubblichiamo testualmente: “Ciao amore mio, non so dove sei. Non so cosa starai facendo. Forse sei su quella nuvola che era su di me quella sera, quando correvo per far volare la tua lanterna. O forse sei qui accanto a me. Sì, sono sicuro che sei qui con me. Abbiamo lottato insieme in questo anno complicatissimo, ma… oggi so che tu ci sei sempre stato lì con me. Sei riuscito con la tua energia a darmi la forza di lottare e di continuare a inseguire l’impossibile possibile, il possibile probabile, e il probabile certo. Ale, questa non è la mia vittoria, ma la nostra, proprio come quella della promozione in Serie A del Livorno. Avrei voluto gioire con te, guardare i tuoi occhi e il tuo sorriso, prenderti per mano e insieme correre e festeggiare. Tutto questo è solo per te e ogni mia conquista è la tua, ogni mia vittoria sarà la tua, ogni mio sogno sarà anche il tuo. Voglio che il mio cuore continui a battere per te e tu possa vivere ancora attraverso me…”

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