24 Settembre 2021

Allo start gli U 17 di Lega Pro: intervista a Mariano Astudillo

di Marcello Milazzo

In pieno contdown, i campionati Under Nazionali di serie C, che vedranno scoccare l’ora X, proprio nel prossimo weekend del 26 Settembre (con qualche partita probabilmente anticipata al 25), ed in cui saranno impegnate due squadre lucane, Potenza e Az Picerno, nel girone E, raggruppamento con ben quattro compagini campane, più Latina, Pescara, Foggia e Campobasso.

Come intervista precampionato, ed antipasto di ciò che offrirà il torneo, abbiamo contattato ed intervistato, il tecnico della squadra Under 17 del Potenza, l’argentino Mariano Astudillo, ormai “italianizzatosi” da quasi un ventennio, ovvero dal momento dell’arrivo della famosa colonia di calciatori “gauchos” nell’anno 2003, che compose l’ossatura dello Sporting Genzano, e portò la squadra alla storica promozione in serie D, dell’anno 2006.

Mariano Astudillo, Mister dell’U 17 del Potenza, anche nella stagione 2020/21

In seguito, la carriera calcistica di Astudillo, proseguì anche in veste di allenatore, con parecchie annate dedite al calcio giovanile, ed importanti esperienze anche come trainer del calcio maggiore, compresa quella alla guida del Melfi nel campionato d’Eccellenza dell’anno 2018/19. Poi dopo il ritorno all’amato settore giovanile, con l’U 15 Regionali dell’Alto Bradano, Astudillo dalla stagione 2020/21, è divenuto appunto, l’allenatore dell’U 17 del Potenza.

In merito all’imminente impegno, che attende la sua squadra Under 17, dopo che nella passata stagione firmò con la stessa categoria, un ottimo terzo posto, nel girone pugliese, iniziamo il botta e risposta con il tecnico rossoblu:

Quali sono le differenze, a livello di rosa, e nell’ambito delle qualità individuali, della squadra Under 17 di questa stagione 2021/22, rispetto alla stagione precedente?

Nella passata stagione, si era costruito un gruppo, sulla base dei classe 2004, a cui si erano aggiunti un buon numero di 2005, mentre in questa stagione, la base dei sotto età (classe 2006), appare più numerosa, rispetto all’anno scorso. Di contro però, visto la nutrita presenza di giocatori provenienti dall’esperienza condotta con la squadra Under 15, adesso “cosiddetti fascia B”, in questo periodo di preparazione, mi sono apparsi più pronti alla competizione, rispetto a quelli in mia dotazione nell’annata precedente.

Questa politica degli organici con alta rappresentanza di sotto età e con foltissima presenza di ragazzi lucani, sposata ormai dalle società professionistiche lucane, nei propri settori giovanili, a tuo avviso, sta conducendo a risultati soddisfacenti?

Su questo personalmente ho espresso le mie riserve a più riprese. Se da un lato d’altronde la mia linea è sempre stata quella di monitorare la qualità, indipendentemente dal certificato anagrafico dei ragazzi, dall’altro canto ritengo però, che l’assenza di una competizione Under 16, non sia un motivo interamente valido, per spingere all’allestimento di rose, formate da colonie numerose di sotto età. La mia domanda difatti è sempre stata: con organici colmi di fascia B, non si finisce con il levare lo spazio sacrosanto, a molti ragazzi di prima fascia? La lucanità della composizione delle rose, è una scelta sicuramente apprezzabile, ma io comunque nell’allestimento punterei maggiormente sui ragazzi lucani di fascia A, concedendo loro qualche chances in più che meriterebbero.

Quest’anno le squadre giovanili del Potenza, sono state inserite in un girone pseudo campano, al contrario della passata stagione in cui si trovavano invece nel girone pugliese. Possiamo dire che la sorte per le squadre lucane, non è stata sfavorevole, e quali saranno le compagini del girone da temere maggiormente?

Indubbiamente la composizione geografica del novero di squadre del girone di quest’anno, è completamente diversa da quella delle due passate stagioni, ma da qui ad esprimere con certezza dei pareri su una maggiore o minore sorte, per le due squadre lucane, ce ne passa. Sono estremamente convinto difatti, che una valutazione esatta degli organici delle squadre, sia indipendente dalla loro collocazione geografica a priori, e molto spesso a certificare il valore delle rose difatti, lo è la singola annata, ovvero la cosiddetta “covata”. Un bilancio sulle forze in campo quindi, che siano Latina, Pescara o Paganese, andrà fatto dopo averle viste tutte, almeno nel girone d’andata.

Esordio domenica proprio contro la Paganese (al Principe di Piemonte alle h 12.45): si è avuto qualche riscontro sull’organico dei campani e come stai preparando questo incontro di esordio stagionale?

Il fatto che i campani abbiano preferito non anticipare al sabato la partita (noi avevamo problemi logistici con il Viviani), mi fa prefigurare un eventuale doppio loro utilizzo nella squadra Primavera, di qualche giocatore Under 17, e comunque riguardo l’organico di classe 2005, potrebbe esserci anche quest’anno in formazione, l’unico 2005 presente nella passata stagione, e che già conosciamo, ovvero l’ottimo attaccante Campanile. E’ probabile quindi, come lo scorso anno, che la squadra campana sia incentrata molto sulla prestanza fisica, ma in ogni caso, sono solito preparare i match di esordio, concentrandomi nel lavoro sui ragazzi, consapevole che le notizie su squadre fuori regione, siano poche in questo periodo, ed anche distorte. Le eventuali modifiche delle scelte tattiche, le riserveremo al corso ed allo sviluppo del match.

Si è parlato comunque di una rosa U 17 rossoblu, composta da molti ragazzi provenienti dalla Campania, chi sono esattamente, in questa stagione 2021/22?

Molti ragazzi li conosciamo già, e sono quelli di classe 2006, che lo scorso anno disputavano il campionato Under 15, tra le file della squadra di Rocco Postiglione, ovvero i vari Bonfrisco, Imparato, Landi, Azzouz, ecc., e comunque la rosa extraregionale di questa stagione, è stata implementata dai nuovi innesti dei 2005 Bonavoglia e Dadone (novità a cui va unito il tesseramento del bellese Di Senso), e di altri due portieri campani 2006, che si uniscono ai due già in forza nell’U 15 della passata stagione (Carriero e Russillo), oltre al 2005 Romano, campano già in forza nell’U 17 del 2020/21, per un totale così di circa dieci elementi provenienti da altre regioni.

Cosa ci si aspetta dunque dalla stagione 2021/22: ci sono obiettivi minimi prefissatisi per questo nuovo campionato?

Senza scuse e senza alibi, lavorando con l’organico a nostra disposizione, ce la si giocherà volta per volta, partita dopo partita. L’obiettivo di fondo rimane quello di sempre, ovvero il cercare di giocarsela alla pari con tutti, con lo stesso spirito di crescita calcistica, già messo in campo nella passata stagione, anche affrontando squadre obiettivamente più attrezzate della nostra, come lo furono le due dominatrici del girone, Monopoli (finalista nazionale) e Bari. Ma anche le partite sulla carta difficilissime, sono quelle che calcisticamente fanno crescere i ragazzi, e la loro voglia di migliorarsi e d’imporsi.  

Un’ultima postilla alla nostra chiaccherata: qual’è in generale, nonostante l’emergenza pandemica, lo stato di salute del calcio giovanile lucano, al debito confronto con il movimento delle altre regioni?

Premesso che è difficile non considerare le incidenze del periodo pandemico, in linea generale però si può dire che in Basilicata, i ragazzi abbiano una minor “fame di calcio”, rispetto alle regioni limitrofe, che di loro già possiedono un bacino d’utenza molto maggiore. C’è difatti una minor mentalizzazione verso il risultato e la vittoria, in tutta l’agonistica giovanile del territorio, e qui sarebbe il caso, che anche l’intera nostra classe di tecnici, si rimettesse in discussione, analizzando e sviscerando queste problematiche, al fine della diminuizione di questo gap esistente con altre realtà regionali vicine.

 

 

 

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