25 Maggio 2020

Tisci: rigido protocollo per la riapertura delle Scuole Calcio

Il Presidente del SGS, Vito Tisci, intervenuto ad un incontro organizzato dalla Cyros, ha precisato misure e protocolli a cui attenersi nella riapertura delle attività calcistiche inerenti alle Scuole Calcio ed ai settori giovanili. Seguendo difatti le linee guida proposte, sarà addirittura possibile, per chi ne fosse intenzionato, ricominciare in tempi brevi, con un minimo di attività ed allenamenti.

Il protocollo della fase 2 dell’emergenza sanitaria difatti, per lo svolgimento di allenamenti all’aperto, ha disposto tra i vari obblighi, quello di giungere agli impianti già vestiti (visto il mancato accesso agli spogliatoi), l’obbligo di un percorso ben segnalato, di entrata e di uscita all’interno dell’impianto sportivo, oltre che naturalmente, la misurazione della temperatura corporea, prima dell’accesso all’impianto.

All’arrivo inoltre, bisognerà recarsi all’impianto, indossando guanti e mascherina, anche se per l’allenamento i ragazzi, per ovvi motivi di respirazione, saranno poi esentati ad indossare quest’ultima. Saranno oltretutto predisposte, all’interno dell’impiando, apposite colonnine per il gel igienizzante, e i cestini, per poter poter buttare fazzoletti e materiali di rifiuto. Inoltre vigerà anche il divieto di utilizzare le pettorine.

La condizione maggiormente restrittiva del protocollo comunque, sembrerebbe quella riguardante la presenza costante di un medico, visto che vigerà appunto, l’obbligo stanziante di un professionista sanitario regolarmente iscritto all’Albo, che presiederà agli allenamenti, condizione quest’ultima, che renderà molto complicata appunto, dal punto di vista organizzativo, l’indizione di allenamenti, quantomeno a tempi brevi.

Anche nell’ambito degli esercizi in campo dei ragazzi, ci saranno ovviamente delle rilevanti limitazioni, visto che oltre al rispetto delle misure distanziometriche, durante l’effettuazione di eventuali allenamenti, ci sarà anche il divieto di colpire il pallone con la testa, oltre che naturalmente anche quello di poter effettuare partitelle, o in genere ogni tipo di esercizio sportivo, che preveda una qualche forma di contatto.

Una serie di ristrettezze e di obblighi quindi, che non favoriranno la ripresa immediata delle attività, nonostante non ci sia comunque ufficialmente più una sospensione, come precedentemente decretata nei mesi scorsi, ma il potersi attrezzare, soddisfando i numerosi punti di protocollo richiesti, appare al momento attuale piuttosto difficile, anche per le società sportive solitamente più all’avanguardia.

Vedremo quindi se e come evolveranno nelle settimane prossime, le procedure di limitazione, e se daranno un maggiore spazio, ad una ripresa quantomeno parziale dell’attività giovanile in tutto il territorio nazionale.

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