di Marcello Milazzo
Under 17 Regionali Basilicata: Scanzano – A. Bradano 2-0
Vola sulle ali di Musaku, lo Scanzano di Giovanni Prete, che nel 10° turno del campionato regionale Under 17, supera con il più classico dei risultati, per 2-0, l’Alto Bradano di Antonio Teto, squadra compatta ma che sembra mancare dello spunto decisivo e vincente in fase di concretizzazione. Di contro invece, i 2002 e 2003 jonici, mostrano per l’ennesima volta la loro tempra, con una formazione di buona sostanza e quadrata nell’undici di base, ed un gruppo che in questa stagione appare coeso, anche per l’indubbio carisma del proprio trainer, entrato in punta di piedi alla guida del team dalle ottime tradizioni nella categoria.
Anche il ritrovato stato di forma, dell’indiscusso talentuoso centravanti jonico, dopo qualche flessione perpetratasi nella passata stagione, è la conseguenza dell’ottimo coro, creatosi nei lidi scanzanesi in questa stagione 2018/19, con la squadra che riesce a tenere botta davanti a qualsiasi tipo di avversario, togliendosi più di qualche soddisfazione anche in termini di risultati, ma anche con una manovra fluida, come l’esperto Mister del Calcio Giovanile, ha ampiamente abituato a farci vedere, fin dai tempi del Padre Minozzi U15 d’acciaio, quando dopo un girone d’andata in testa, la sua squadra venne affidata a Viola, ma poi perse lo scettro ed il titolo, proprio all’ultima curva finale.
Fare un inno a Musaku, per quelle che sono le sue risposte sul campo d’altronde, è fin troppo facile, anche se le prastazioni d’ottimo livello, settimana dopo settimana, si annoverano in parecchi elementi, come dopo le prestazioni monstre di Fabiano, Kacmoli e Valinoti, nella splendido derby contro il Real Metapontino, adesso con l’Alto Bradano, sono emerse come altrettanto fondamentali, l’ardore di Magnocavallo sulla fascia, le geometrie impeccabili di Donadio, oltre alla prova come sempre sopra le righe del solito Lofrano in porta, e di Di Pierri, prezioso anche nel settore centrale del campo.
Anche l’Alto Bradano, d’altro canto, mostra di tenere il campo con estrema disinvoltura, ma il suo secondo tempo, è forse sintesi di questa primo terzo di campionato, in cui i genzanesi di Antonio Teto, non sono riusciti ad incamerare in termini di risultati, i punti che invece sembrerebbero meritare. Ma le occasioni prodotte però, che avrebbero potuto riaprire il match, sono state buttate banalmente via, confermando la poca lucidità degli avanti, in fase realizzativa, fattore che alcune volte, sembra vanificare il buon lavoro dell’undici bradanico, rendendo quasi paradossale, la posizione vicina alle retrovie, della sua attuale classifica.
Passando comunque alle scelte di formazione, la squadra ospite, era approdata sul rettangolo di gioco, con il suo 4-3-3, sistemata da Mister Teto, con la difesa a quattro che vedeva Sabatino A. e Mancuso al centro, affiancati sulle fasce da S. Ciola e Stigliano. In mediana sacrificio iniziale dell’esperto Grib, con terzetto formato da Terranova, Fidanza e dal 2003 Cilla, che orchestrava le trame davanti la difesa, mentre il tridente offensivo, vedeva preferire Lo Buono come punta centrale, mentre sulle ali operavano Miniscalchi e G. Ciola.
Sul fronte scanzanese invece, Mister Prete optava per il 4-2-3-1, spostando come accennato Di Pierri nel duo di mediana, a far coppia con Di Sanza, mentre il terzetto di trequarti, alle spalle dell’inarrestabile Musaku, era formato da Kacmoli, Donadio e Fabiano, anche se quest’ultimo spesso, si alternava con lo stesso Musaku, al centro del fornte offensivo. Difesa con Marone e Cosentino coppia centrale, mentre sulle due fasce operavano rispettivamente, Valinoti a destra e Magnocavallo a sinistra.
Cronaca del match. Quasi un go and gol, la partenza scanzanese, che al minuto 7, dopo un lancio di Di Sanza, verso le praterie di Musaku, il 2003, partito sul fronte sinistro, supera in velocità A. Sabatino, ma giunto in area di rigore, viene steso dallo stesso difensore, inducendo l’arbitro D’Adamo, a decretare il calcio di rigore. Ed è lo stesso attaccante di casa, a trasformarlo un un secco fendente, che dopo aver colpito la base interna del palo sinistro, si insacca nella rete genzanese.
Al 21′ si fa sotto la squadra ospite, ed è un cross da destra di Terranova, a trovare nel fronte opposto dell’area, il libero G. Ciola, che colpisce di piatto destro al volo, ma è assai reattivo l’estremo difensore jonico Lofrano, che respinge a terra, con ottimo riflesso sulla sua sinistra, permettendo successivamente alla sua retroguardia di allontanare il pericolo. Poco dopo al 23′ su una morbida deviazione aerea di Lo Buono, il pallone però scappa dalla presa dello stesso Lofrano, che è costretto ad un tuffo disperato all’indietro, per evitare la frittata del pareggio.
Al 34′ comunque, colpisce nuovamente la squadra di casa. E’ Di Pierri l’ispiratore, con una precisa fiondata verticale, che scatena nuovamente la corsa di Musaku, e l’attaccante giunto al limite dell’area di rigore, e scorgendo Di Grazia uscitogli incontro, fa partire un pregevole e preciso pallonetto, che va ad adagiarsi all’interno dello specchio di porta, tra l’esultanza dei sostenitori convenuti alla partita.
C’è spazio e tempo comunque anche per il portiere Di Grazia, per mettersi in mostra, visto che al minuto 37, su angolo battuto dal “geometra della mediana” Donadio, svetta di testa il solito Musaku, che indirizza a mezz’altezza, verso l’angolo sinistro della porta, ma l’estremo difensore genzanese, si allunga in tuffo e riesce a deviare a mani aperte, in calcio d’angolo.
Ripresa di marca bradanica, con la squadra di Teto, che sfiora il gol, che avrebbe riaperto il match. Al 22′ grande opportunità per G. Ciola, che lanciato da Cilla, si libera in area di rigore sulla sinistra, e poi giunto da solo davanti a Lofrano, si fa ipnotizzare dal portiere, che riesce a respingere in uscita con il corpo, la sua conclusione in diagonale. Altri tiri genzanesi fuori misura nel finale, ma la partita non si schioda più dal 2-0, con l’emozione in coda, per la doppia espulsione (punizione apparsa un po’ eccessiva), per un fallo di Anobile, seguito poi dalla reazione in difesa del compagno, da parte di Musaku.
Due Mister d’amplombe, in campo e fuori, in questo match, anche nel finale scomposto, per l’episodio raccontato. Antonio Teto da un lato, che si relaziona con la sua proverbiale compostezza, sia in esiti favoreoli, che in situazioni sfavorevoli nel campo, attento e misurato nel non esacerbare gli animi, e nel ricordare che comunque è l’analisi tecnica che conta sempre, nelle contese: un giovane tecnico che mostra sempre una navigata maturità. Giovanni Prete sul fronte jonico, amato ed ammirato dai suoi ragazzi, come salta con evidenza all’occhio, chiude la giornata, con un commento che è tutto dire, sul modo d’intendere il calcio giovanile: “Musaku squalificato ingiustamente? Beh, sarà l’opportunità per dare spazio a qualche altro ragazzo, d’un gruppo che merita”. Per la morale, che la crescita di tutti, sta sempre sopra ogni cosa, lenendo qualsiasi tipo di polemica possibile ed immaginabile.
Scanzano – Alto Bradano 2-0 (2-0)
Scanzano: 1 Lofrano, 2 Valinoti (15 Oliva), 3 Marone, 4 Di Pierri, 5 Magnocavallo, 6 Cosentino, 7 Kacmoli (17 Mundo), 8 Donadio, 9 Musaku, 10 Fabiano (14 Bruno), 11 Di Sanza (18 De Pascalis); Altri in panchina: 00 Proj, 13 Asllani, 16 Oriolo; Allenatore: Giovanni Prete
Alto Bradano: 1 Di Grazia, 2 Cilla (16 Riccardi), 3 Miniscalchi, 4 Stigliano (19 Anobile), 5 Sabatino A., 6 Mancuso, 15 Ciola S. (7 Sabatino C.), 8 Terranova (10 Grib), 11 Lo Buono (20 Ciola G.), 17 Fidanza (18 Lucente), 21 Ciola G. (14 Lomuscio); Altri in panchina: 13 Guerriero, 9 Lionetti, 20 Grippo; Allenatore: Antonio Teto
Arbitro: D’Adamo sez. di Policoro
Reti: al 7′ Musaku (rig.), al 34′ Musaku
Note: Cielo nuvoloso e clima freddo; Spettatori: circa 80; Ammoniti: Di Pierri (S) e Sabatino A. (A); Espulsi: all’80’ Anobile (A) e Musaku (S)