18 Ottobre 2016

African beauty nel calcio giovanile lucano della stagione 2016/17

di Marcello Milazzo

Il maliano Camara , classe 2002, del Matheola, militante nel torneo Giovanissimi Regionali

Il maliano Camara , classe 2002, del Matheola, militante nel torneo Giovanissimi Regionali

Campionati regionali all’insegna della qualità multietnica, per le due kermesse Allievi e Giovanissimi regionali, in questa stagione 2016/17. Sono molti difatti i ragazzi di classe 2000 e 2001, soprattutto di origini africane, che stanno spopolando nel campionato Allievi, mentre qualcuno di classe 2002, milita anche nel campionato Giovanissimi. Dal Gambia, dalla Costa d’Avorio e dal Mali difatti, sono arrivati spesso con storie da profughi e da traversate in barconi, parecchi elementi di grande qualità, che sono passati direttamente dai centri di accoglienza, a militare nelle squadre delle scuole calcio lucane.

Nel campionato Allievi difatti, si annoverano per adesso, e molti di recentissimo tesseramento, i gambiani Diallo e Cisse del Matheola e Juwara della Virtus Avigliano, gli ivoriani Baba del Matheola ed Abu dell’Az Picerno, e se a questi sommiamo anche alcuni ragazzi di provenienza estera che da qualche anno militano nel nostro calcio giovanile, come ad esempio il romeno Moldovan del Barile, e gli albanesi Gjepali ed Hyraj del Peppino Campagna, ci accorgiamo che il parco giocatori Allievi della stagione in corso, è davvero caratterizzato, nella sua qualità, da presenze extracomunitarie di livello.

Viene così da pensare, che la rosa delle nostre Rappresentative, in procinto di incominciare la preparazione al TdR, avrà una nutrita schera di convocati provenienti dal continente nero, o comunque originari di altre nazioni europee, considerato che il regolamento lo compendia, e non è difficile prevedere per Aprile una formazione lucana (gli Allievi saranno guidati dal CT Bartolomeo Filadelfia), con una buona parte di giocatori di colore, visto la qualità indubbia, del difensore Baba, o degli attaccanti Juwara ea Abu, con una Basilicata probabilmente assai più multietinica di tante altre regioni partecipanti alla kermesse in Trentino.

Un pò meno presenze multietiniche nel campionato Giovanissimi Regionali, dove anche il maliano Camara del Matheola, o il portiere marocchino Sadik della Murese, se dovessero imporsi in campionato, avrebbero la porta aperta nella Rappresentativa del CT Antonio Palo.

Un calcio giovanile quindi, che anche per via dei fenomeni del nostro terzo millennio, come la migrazioni di massa, tende anch’esso a rinnovarsi, ed a reclutare in fette di mercato, fino a qualche anno fa assolutamente impensabili. Rinnovamenti naturali, per l’avanzare di fenomeni nuovi, con tanto materiale di indubbio livello, da cui poter attingere, per spingere più in avanti il nostro calcio ed il nostro movimento nostrano.

Fare di necessità virtù, suol dirsi in un vecchio detto, che calza benissimo con la situazione attuale, specie se guardando le partite dei nostri campionati, si vanno ad ammirare le gesta e i rilevanti numeri, dei giocatori suddetti. Le porte sono aperte, quelle dei confini, figuriamoci quelle dei vari campi di calcio. Ed un gol in più, segnato da un senegalese, da un liberiano o da un burundese, non guasterà di certo, ma sarà un viatico per un calcio migliore, che unisca popoli e culture tra di loro, e che faccia progredire la qualità di tutto il movimento.

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